Lo scorso 6 giugno il Decreto Scuola 2020 è diventato legge con l’approvazione in via definitiva presso la Camera dei Deputati.
Con il decreto sulla scuola, il Ministero dell’Istruzione coordinato da Lucia Azzolina ha deciso di disciplinare in maniera precisa gli esami di Stato relativi alla conclusione del primo e del secondo ciclo d’istruzione. Inoltre, il Decreto Scuola 2020 ha stabilito anche i criteri relativi al valutazione finale per gli studenti nonché tutte le pratiche per l’avvio dell’anno 2020/2021 e la conclusione dell’anno scolastico 2019/2020.
Sempre all’interno dello stesso decreto è stato anche stabilito il metodo per le procedure concorsuali straordinarie per la scuola secondaria di primo e di secondo grado.
Decreto Scuola 2020, il provvedimento sugli esami di Stato
Col Decreto Scuola 2020 si è deciso per lo svolgimento degli esami di Stato conclusivi del primo e del secondo ciclo di studi. Inoltre, il ministro Azzolina ha anche stabilito la valutazione finale per studenti e studentesse. Dopo l’emergenza da Covid-19, sono state messe in campo delle misure specifiche per concludere l’anno con l’esame in modo semplificato.
Infatti, è l’esame di Stato arriva per il primo ciclo con la valutazione finale da parte del consiglio di classe e con un elaborato prima consegnato e poi discusso in maniera virtuale dagli studenti.
Per quanto riguarda invece, il secondo ciclo di istruzione si è deciso per lo scorso anno scolastico di sostenere la sola prova orale in presenza. Intanto, sono stati anche stanziati fondi per garantire l’adeguamento e lo svolgimento degli esami di Stato.
Com’è cambiata la valutazione per la scuola primaria
Con l’approvazione del Decreto Scuola 2020 come legge, nella scuola primaria sono tornati i giudizi descrittivi e non quelli con un singolo voto in decimi. Questa novità partirà dal 2021. L’ordinanza del Ministero poi successivamente, ha dato tutte le specifiche indicazioni in merito. In questo modo, si dà la possibilità di dare un giudizio complessivo all’alunno e non semplicemente un numero indicativo
La procedura concorsuale decisa con il Decreto Scuola 2020
Nell’ambito del Decreto Scuola 2020 si è anche deciso sulla possibilità di avviare concorso straordinario per l’ingresso nella scuola secondaria di primo e secondo grado dei cosiddetti precari del mondo della scuola.
In realtà però, questo concorso è stato annullato a causa della seconda ondata di pandemia col Dpcm del 3 novembre 2020. Si era deciso di far sostenere ai docenti che avevano i requisiti, una prova fatta risposte aperte però sempre computer-based. In base alla classe di concorso ci sarebbe stata una prova diversa. Inoltre, sempre con il Decreto Scuola si era deciso per le supplenze avviando graduatorie provinciali e digitali le cosiddette GPS. Anche la presentazione delle domande è stata digitalizzata.
In questo modo le supplenze sono state avviate in maniera molto più rapida, ma non sono mancate le difficoltà. In merito ai percorsi abilitanti ancora oggi restano molti quesiti aperti.
Decreto Scuola 2020, edilizia e tutele per i disabili
Tra le novità previste nell’ambito del Decreto Scuola 2020, anche alcune che riguardano gli alunni con particolari esigenze, nonché l’edilizia scolastica. In merito agli alunni con disabilità, si è data l’opportunità di iscriversi allo stesso anno di corso frequentato nell’anno scolastico 2019/2020. In questo modo, si dà la possibilità all’alunno di raggiungere gli obiettivi didattici e di inclusione stabiliti nel Piano Educativo Individualizzato.
Invece, per quanto riguarda l’edilizia scolastica, per fare in modo che gli interventi possano essere messi in campo più velocemente fino al 31 dicembre 2020, i sindaci, presidenti delle province e delle città metropolitane potranno operare in maniera molto agile e rapida, proprio come i commissari straordinari per avviare il prossimo anno scolastico in piena sicurezza.