Il settore della cucina offre molte opportunità di lavoro, come per esempio quelle che si riferiscono all’aiuto cuoco. Molti infatti desidererebbero diventare grandi chef e iniziare dal gradino più basso potrebbe essere la strada che conduce verso una carriera lavorativa ricca di soddisfazioni. Non potrebbe non essere così, visto che il nostro Paese vanta una ricca cultura enogastronomica.
L’aiuto cuoco in particolare prepara i cibi di base, le linee e i fondi di cottura per fare delle ricette specifiche e predispone tutte le guarnizioni utili per la cottura e per l’impiattamento. A volte provvede anche alle decorazioni.
Ma come si diventa aiuto cuoco? Come iniziare sulla strada che può portare all’ottenimento di importanti risultati, con anni di impegno? La cucina per molti è una passione e saper cucinare, conoscere le proprietà dei cibi, comprendere quali possono essere i più adeguati abbinamenti rappresentano delle capacità molto richieste. Per questo non si deve trascurare la formazione in questo settore.
Seguire il percorso della scuola alberghiera
Una delle possibilità di formazione che si può avere per diventare aiuto cuoco è quella di seguire il percorso formativo consentito dalla scuola alberghiera. Infatti accanto allo studio delle materie classiche, in questa scuola superiore si studiano delle materie specialistiche, come le tecniche di preparazione e di cottura e la composizione degli alimenti.
Nel corso del tempo gli studenti hanno la possibilità di seguire eventi e di realizzare prove pratiche, anche con periodi di stage. Quella che una volta era l’IPSSAR oggi si chiama IPSEO, che è una sigla che indica l’istituto professionale di Stato per l’enogastronomia e l’ospitalità alberghiera. Lo studente si può specializzare in un determinato campo, come la cucina, la sala o il settore ricettivo.
I corsi regionali o privati
Ci sono anche altri modi per diventare aiuto cuoco. Infatti ci sono anche dei corsi regionali o privati che permettono di acquisire una qualifica professionale che dà la possibilità di lavorare in questo settore. La scuola alberghiera consente l’accesso come scuola superiore al termine della scuola media inferiore, quindi in genere verso i 14 anni.
Invece i corsi regionali, per esempio, che vengono organizzati ogni sei mesi o ogni anno, sono aperti a tutti, perché non prevedono degli effettivi limiti di età. I corsi professionali danno l’opportunità di studiare materie specifiche e di svolgere delle ore di tirocinio. Le ore di tirocinio sono davvero molto importanti, perché spesso vengono svolte presso dei ristoranti e delle strutture ricettive, che danno la possibilità di confrontarsi subito con il mondo del lavoro.
In ogni corso ci sono delle lezioni tenute dagli esperti e delle prove pratiche e poi, alla fine, c’è un esame attraverso il quale lo studente deve dimostrare il livello di apprendimento acquisito. Se si riesce a superare l’esame, viene consegnato un attestato di qualifica che permette di inserirsi nel mondo del lavoro come aiuto cuoco. Anche i corsi privati, a pagamento, si strutturano su fasi teoriche e fasi pratiche in cucina, sempre con il tirocinio presso strutture convenzionate.
Diventare aiuto cuoco utilizzando il Bimby
Come abbiamo detto l’aiuto cuoco, anche se non ha la piena responsabilità della cucina, svolge un ruolo importante nella collaborazione con l’intera brigata e lo chef nella preparazione delle linee e visto che anche le tecniche gastronomiche si evolvono giorno dopo giorno, non è poi così strano imparare a diventare aiuto cuoco utilizzando per esempio il Bimby per quelle preparazioni più complicate e/o gourmet, come quelle che si possono trovare su https://www.bimbyricette.com/, che richiedono molto tempo e dosaggi ben precisi, aiutando così lo chef a velocizzare le varie operazioni.
Il tutto rientra nell’ambito di una cucina ben organizzata, in cui ciascuno ha dei compiti ben precisi. Tutti collaborano in cucina per riuscire ad ottimizzare i tempi e per predisporre i piatti in modo ideale sia dal punto di vista estetico che per quanto riguarda il gusto.