I videogiochi e il mondo del lavoro

videogiochi lavoro

In un contesto come quello del lavoro che presenta sempre meno richieste e opportunità lavorative, ci sono dei nuovi settori che hanno dato nuova linfa vitale a questo sistema lavorativo.

Il Covid 19 ha influito tanto sul modo di pensare delle persone ed è ciò che ha condizionato maggiormente il lavoro, lo smart working ha fatto capire a milioni di persone che ormai, quasi tutti i lavori, possono essere affrontati da casa.

Di questo ha beneficiato una categoria in particolare che, spesso, si è trovata sotto attacco mediatico: il mondo dei videogiochi (o settore videoludico).

Si è parlato spesso di ciò che i videogiochi possono causare, ma oggi non siamo qui per parlare di questo, oggi parleremo di quelle che sono le figure professionali che generano più offerte di lavoro nel mondo dei videogiochi.

La storia dei videogiochi

Prima di parlare del settore dei videogiochi e delle figure più richieste in quest’ambito, occorre analizzarne un po’ la storia.

I primi videogiochi iniziarono ad essere diffusi metà anni Settanta, tra i più famosi ricordiamo “Pong” che si poneva l’obiettivo di emulare una partita di tennis con 2 barre che lanciavano una pallina da una parte all’altra dello schermo e “Space Invaders” con il quale il videogiocatore doveva eliminare tutti gli alieni presenti a schermo con la propria astronave.

Con la creazione delle prime console portatili di Nintendo negli anni Ottanta, iniziò la piena diffusione dei videogame, con titoli del calibro di “Super Mario Bros”.

Negli anni Novanta questa crescita aumentò ulteriormente con la PlayStation di Sony che, essendo una console più grande e fissa, permetteva di giocare dalla propria televisione, ma soprattutto, rappresentava quello step in più in termini di potenza della macchina che sulle console portatili di Nintendo non era ancora possibile.

Negli anni 2000 con la nascita delle reti i giochi non erano più solo uno svago per sé stessi, ma permettevano di collegare persone da tutto il mondo.

Infine, nell’ultimo decennio con l’introduzione di nuovi dispositivi quali smartphone e tablet, si è arrivati alla più naturale evoluzione dei videogiochi permettendo a chiunque di utilizzarli da qualsiasi device.

Questa diffusione ha permesso a tante persone di trovare lavoro e di rivalutare il giro d’affari che c’è dietro al mercato dei videogiochi.

Ma quali sono le opportunità che questo settore presenta?

Le opportunità esistenti

Prima di parlare di tutte le opportunità esistenti bisogna suddividere il ciclo di vita di un videogioco in tre fasi:

  • Ideazione e sviluppo del videogioco;
  • Messa in vendita del videogioco;
  • Videogiocatori professionisti (gli e-sports player).

In ognuna di queste tre fasi sono presenti più professionisti, partiamo dal primo.

Ideazione e sviluppo del videogioco

Dal nome già dovrebbe esser chiaro, ma si tratta della fase di creazione del videogame.

Questa fase parte con il game design, il game designer è colui che si occupa della creazione dei personaggi e degli ambienti del videogioco sotto forma di modelli 3D e del loro character design (dare espressività al personaggio).

Per diventare game designer sono richieste delle competenze di modellazione ma anche molta inventiva, di conseguenza è consigliato un corso da game designer per avvicinarsi a questa professione.

Dopo aver ideato e modellato i personaggi e l’ambiente, sarà compito dello sceneggiatore creare una storia che contenga tutti gli elementi creati e che sia valida a livello narrativo.

In seguito, troviamo il game developer (o programmatore di videogiochi), è la persona che scrive codici di programmazione per dar vita al gioco inserendo all’interno ciò che ha realizzato il designer, seguendo lo storytelling dello sceneggiatore.

Prima di passare all’ultima figura professionale di questa fase ci sono da menzionare il direttore artistico e l’ingegnere del suono che contribuiscono alla realizzazione di un prodotto perfetto.

Infine, il videogioco deve essere provato e riprovato, così da verificare che non ci siano bug e problemi che ne compromettano il funzionamento, l’esperto in questo campo è il game tester.

Commercializzazione del videogioco

Nell’ambito della commercializzazione giocano un ruolo fondamentale i marketing manager che, a seconda del videogioco prodotto, il loro target, il paese in cui verrà messo in commercio e il prezzo, dovrà creare un intero piano di marketing (campagna pubblicitaria, annunci online e sui social, in tv e promozioni al lancio) per permettere al gioco di essere acquistato il più possibile e permetterne una buona longevità.

Seconda e ultima figura di questa fase sono i rappresentanti, dei veri e propri commerciali in grado di diffondere al meglio l’uscita del videogioco sponsorizzandolo e consentendone l’acquisto.

Videogiocatori professionisti

È quasi un paradosso vedere il consumatore finale, colui che chiude la catena di produzione e di vendita del videogioco tramite il suo acquisto, nella lista dei lavori generati da questo mondo, ma è proprio così!

Come accennato, dall’avvento delle reti nei primi del 2000 si iniziarono a diffondere giochi che permettevano di mettere in collegamento persone da tutto il mondo, allo stesso tempo, lo sviluppo di giochi sempre più competitivi come, per esempio, League of Legends e FIFA, hanno portato i videogiocatori a sfidarsi in tornei ufficiali e non che hanno fatto emergere il fenomeno degli E-Sports (sport elettronici).